“Perché nessun alpinista avrebbe mai affrontato la montagna
con la tempesta e la neve alla pancia
se la guerra non gliel'avesse imposto e nessun militare avrebbe dichiarato
guerra ad una guglia di roccia se la frontiera non fosse passata per di
là.”
(dal libro Itinerari al fronte – Sui sentieri della Grande
Guerra).
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Domenica 1 agosto
Ritrovo e partenza Partecipanti: Ore 7.15
piazzale Lotto, e partenza per Malga Sorgazza con
mezzi propri arrivo alle 11.00
Trekking: da Malga Sorgazza
al rifugio Brentari
• Media tappa ore 4 dislivello salita
m. 1000
• Pranzo al sacco con propri viveri
• Cena e pernottamento in rifugio
Si parte con l'Alta Via del Granito.
Da Malga Sorgazza, risaliremo prima lungo il corso del torrente con
una comoda strada forestale, e poi su sentiero nel bosco, fino ad
uscire sulle ripide rocce del porfido di Cima d'Asta.
Durante il percorso passeremo affianco al cimitero militare del battaglione
alpino Val Brenta.
Il tracciato di oggi ricalca quello che nel 1915 avrebbe consentito
di trasportare truppe e materiali dalle retrovie al fronte.
Salendo quindi, torneremo indietro nel tempo e contemporaneamente
ci si apriranno scenari granitici capaci di incutere un rispetto reverenziale
nei confronti di chi sale...
Il punto di arrivo di giornata sarà il Rifugio Brentari, che rimane
di alcune centinaia di metri sotto la vetta, affacciandosi sul lago
alpino di Cima d'Asta.
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Lunedi 2 agosto
Colazione
Trekking: dal Rifugio Brentari
- Cima d'Asta (facoltativa) - Malga Conseria
• Media tappa ore 6 dislivello salita
500 / discesa m.1200
• Pranzo al sacco con propri viveri
• Cena e pernottamento in rifugio
Dal Rifugio, di primo mattino saliremo in vetta
a Cima d'Asta, rilievo più alto del massiccio, da
cui si può godere di una vista spettacolare a 360° su tutte le montagne
della zona, sia sul Lagorai che sulle Dolomiti
della Val di Fassa.
Tracce di guerra ci accompagneranno anche in quest'ascesa dove incontreremo
i resti di una casermetta mimetizzata tra le rocce.
Ridiscesi al rifugio per la stessa via, ci dirigeremo quindi verso
il nostro riparo serale, attraverso diversi passi e forcelle. Lungo
le creste che sovrastano questi valichi sono presenti muretti a secco
e ricoveri in sasso realizzati prevalentemente dagli alpini del battaglione
Val Brenta.
Ed a Forcella Magna leggeremo di un “fatto d'arme” che portò alla
morte di un soldato austriaco, che sarà poi ospitato nel cimitero
di guerra di Malga Sorgazza.
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Martedi 3 agosto
Colazione
Trekking: da Malga Conseria
al rifugio Caldenave
• Media tappa ore 6,00 dislivello salita
m.750, discesa m. 700
• Pranzo al sacco con propri viveri
• Cena e pernottamento in rifugio
Risalendo in quota fino alla Forcella Magna,
che divenne un punto strategico per le previste offensive italiane
verso le antistanti Alpi di Fassa e per questo venne attrezzato
con trincee di scavo, muri a secco anche di notevoli dimensioni
e numerose postazioni in caverna.
Cammineremo quindi lungo la linea fortificata che venne predisposta
sul tracciato che passa da Forcella Magna – Cima Lasteati – Monte
Cengello – Forcella delle Buse Todesche, fino a scendere poi al
Rifugio Caldenave dopo aver costeggiato alcuni baiti ed i Laghi
della Val d'Inferno.
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Mercoledi 4 agosto
Colazione
Trekking: dal rifugio Caldenave
alla malga Sorgazza
• Media tappa ore 5,30 dislivello salita
700 discesa m.1000
• Pranzo al sacco con propri viveri
• Cena e pernottamento in albergo
Chiuderemo questo trekking itinerante passando
attraverso il Gruppo delle Cime di Rava, che per la sua posizione
arretrata rispetto al fronte di guerra non fu teatro di scontri.
Qui il comando della 15° Divisione decise di far apprestare dai reparti
del Genio non impegnati, tutta una serie di opere difensive, baracche,
piazzole per artiglieria, postazioni ed osservatori e perfino una
chiesetta, il cui stato di conservazione è ancora decisamente buono,
e che lascia stupefatti gli escursionisti che calcano oggi questi
sentieri.
E prima di ridiscendere a valle ci specchieremo nelle scure acque
del Lago di Costa Brunella, posto in una depressione sotto le pareti
di Cima Segura, ed oggi adibito a bacino idroelettrico.
Da qui una breve e ripida discesa ci riporterà prima nel folto del
bosco ed infine a Malga Sorgazza.
Ore 16.00 partenza per Cavalese con arrivo previsto
per le 17.30
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Giovedi 5 agosto
Colazione e breve trasferimento a Passo di Lavazè
Trekking: Salita alla Pala
di Santa
• Media tappa ore 5.30 dislivello salita/discesa
m.770
• Pranzo al sacco con propri viveri
• Cena e pernottamento in albergo
Giornata di stacco, questa, dalle fatiche
itineranti dei primi 4 granitici giorni!
E giornata di panorami, con la salita alla Pala di Santa dal Passo
di Lavazé (1809 m)
Dopo un primo tratto più facile, la salita diventerà via via più
decisa, soprattutto dopo il limitare del bosco.
Usciti in quota risaliremo il crinale della montagna fino ai quasi
2500 m della Pala di Santa, da cui la vista spazia su tutta la catena
del Lagorai, ma da Nord Ovest, ossia esattamente dal punto opposto
rispetto a come la vedevamo da Cima d'Asta solo 3 giorni prima.
Oltre al Lagorai, ci attendono sguardi sulle vicine vette del Corno
Bianco e del Corno Nero, ad Ovest, Sciliar, Catinaccio e Latemar
verso Nord Est ed ampie vedute sulle montagne della Val di Fassa,
con le Pale di San Martino. Veramente un mare di montagne da conquistare
con gli occhi per future ascensioni...
Terminata la salita e soddisfatto lo sguardo, inizieremo a scendere
verso il Passo di Pampeago che collega la Val di Fiemme con la Val
d'Ega.
Il Latemar ci sorveglierà, tenendoci compagnia fino al raggiungimento
del passo, quando piegheremo decisi verso Ovest, per tornare al
Lavazé su un comodo ed ombreggiato sentiero.
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Venerdi 6 agosto
Colazione e breve trasferimento a Passo Manghen
Trekking: i Laghi delle Buse
e di Montalon
• Media tappa ore 5.30 dislivello salita/discesa
600
• Pranzo al sacco con propri viveri
• Cena e pernottamento in albergo
Un altro giro ad anello, con partenza in quota.
Partiremo dal Passo Manghen a 2000 m, che collega Valsugana e Val
di Fiemme. Le mete di giornata sono il Lago delle Buse ed il lago
di Montalon, che raggiungeremo mediante un anello tutto attorno alla
roccia del Gruppo del Montalon.
Periodicamente una delle forcelle che attraversano i diversi rilievi
montuosi del gruppo e che ci consentiranno, in caso di bisogno di
modulare l'uscita e renderla più semplice. Ed allo stesso modo, se
vorremo concederci uno sforzo in più, si potrà aggiungere un lago,
quello delle Stellune, allungando il tracciato.
Panorami in quota, fioriture alpine, fischi di marmotte, acqua di
lago, rocce su pendii scoscesi... Difficile chiedere di più!
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Sabato 7 agosto
Colazione e trasferimento al rifugio Cauriol
Trekking: Monte Cauriol
• Media tappa ore 6,00 dislivello salita/discesa
m.900
• Pranzo al sacco con propri viveri
• Cena e pernottamento in albergo
Monte Cauriol: teatro di scontri fra Italiani
ed Austriaci.
Partiremo dal Rifugio Cauriol, percorrendo prima una strada forestale
e poi un sentiero fino al Passo Sadole (2060 m), incontrando sul
tracciato alcuni manufatti militari.
Dalla sella percorreremo quella che è nota come la via italiana,
che si inerpica sul versante dal quale i nostri sferrarono l'attacco
che portò ad occupare la cima, nell'estate del 1916.
Un ripido pendio facilmente difendibile, che costò ingenti perdite
alle truppe del Re.
Una volta guadagnata la selletta che separa Cauriol Piccolo dalla
vetta del Monte Cauriol saliremo ancora di poco, ma su terreno mosso
ed interamente roccioso che richiederà attenzione, fino ai 2494
m della cima, dove sono state posate targhe in memoria dei caduti.
Una volta tornati alla sella, il rientro al rifugio si svolgerà
invece sul più facile tracciato del versante opposto, quello della
via austriaca, che passando sotto ai fianchi di porfido del Monte
Cardinal ci riporterà al fondovalle del Rivo Sadole e quindi a chiudere
la nostra escursione.
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Domenica 8 agosto
Colazione
Trekking: i Laghi di Bombasel
e di Lagorai
• Media tappa ore 5 dislivello salita/discesa
600
• Pranzo al sacco con propri viveri
• Cena e pernottamento in albergo
Ultimo giorno di trekking in completo relax.
Da Cavalese prenderemo gli impianti di risalita che ci porteranno
ai 2229 m del Paion del Cermis e da lì partiremo per raagiungere i
laghi, abbandonando le piste da sci per dirigerci verso Cima Laste
de le Sute, vetta più alta della catena.
Ma oggi rimarremo a guardarle da sotto, queste vette, dedicandoci
a passaggi su facili sentieri e dislivelli contenuti.
Nel primo pomeriggio torneremo a valle, sempre con gli impianti, e
dopo i saluti di rito davanti ad un bicchiere partiremo, per tornare
a casa, ed iniziare a progettare nuove ascensioni!
Ore 16.00 partenza per Cavalese con arrivo previsto
per le 19.30
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Trekking parzialmente
itinerante
Quota trasparente: euro
625 N.D. comprensiva di:
- 4 mezze pensioni in albergo a 3 stelle
- 3 mezze pensioni in rifugio
- accompagnamento
- funivia
escluso:
- viaggio
- pranzi e bevande
- quanto non espressamente indicato |
Impegno:
medio
La prenotazione sarà considerata valida
al versamento del 30% della quota.
il programma del trekking potrà subire variazioni per motivi
di sicurezza.
Guarda con: google map
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Cosa portare
- giacca a vento
- pile
- guanti e cappello di lana
- cappello e occhiali da sole
- sacco lenzuolo
- scarponi
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- 5 magliette e calze
leggere
- 1/2 magliette e calze pesanti
- calzoni leggeri per camminare
- calzoni pesanti per la notte
- pantavento
- piccolo asciugamano
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- torcia
- telo termico
- medicine personali
- sapone
- borraccia
- zaino 50/60 litri con coprizaino |
Lo zaino al completo non deve superare i 10 kg di peso comprensivi
dei viveri per il pranzo
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PER ALTRE INFORMAZIONI
contatta il oppure scrivi a
il socio accompagnatore sarà: da definire
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