Civetta Pelmo e Croda
non passan mai di moda.
Al trekkista scatenato
Vazzoler e Carestiato
offron cibo sopraffino
ed un soffice cuscino.
Del Civetta le pareti
costeggiam con passi lieti
Però al Tissi che burrone,
vorrei essere un grifone
per volare giù giù giù,
ma chi vuol andar laggiù?
E' appena incominciata
l'Alta Via tanto aspettata
C'è il Coldai, oppur Sonnino
dove prendi un brioscino,
serve forza per tra poco
e non è certo un gioco.
Mi tiro su a piccoli passi,
ma lo zaino par pieno di sassi
Poi la salita catenata
finalmente è superata:
giù al Pecol, lesti lesti,
non c'è spazio per i mesti,
c'è un gelato troppo buono
e l'umor s'alza di tono!
Camminar più non ci sento
e un passaggio giunge a tempo
senza alcuna lamentela
arriviam al Palafavela
Or ci aspetta lo Staulanza
e la pancia fa una danza.
Casonsei spettacolari
son davvero senza pari.
Ma le nubi si fan scure
e le gambe si fan dure
Il Fiume ci aspetta
ed abbiamo un po' di fretta.
E del Pelmo il girotondo
non ce n'è pari nel mondo,
con la piccola avventura
che ci ha fatto un po' paura.
Poi al Venezia arrivati
i sorrisi son tornati,
e vai con la polenta,
lo so anch'io che poi vai lenta!
Non è finita, c'è la Croda
ed il gruppo ci si inchioda.
Fuori piove, ma con le carte
mai nessun si fa da parte
passa presto il pomeriggio,
tanto uscir è poco saggio.
Siamo un gruppo proprio sano,
a cominciar dal Paolo capitano
e le donne ed i maschietti
son compagni assai perfetti!
E così il giorno dopo
il tappone viene all'uopo
vai in salita, vai in discesa,
non siam qui a far la spesa.
Al Pomedes dobbiam 'rivare
ma bisogna ancor penare
Che fortuna trovar 'l Dibona
con sì tanta roba buona!
Lì davanti alle Tofane
spendiam il tempo che rimane
e poi giù verso Cortina
sulle piste ma senza sciolina
e con Federico anfitrione
raggiungiam la sospirata (?) conclusione