Scopriamo il Territorio


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- la leggenda di Erbarosa

 

- la linea Cadorna

 

- gli Orridi di Uriezzo

 

- la Passata

 

- Morterone

 

- Passo della Gava


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- Il Valico La Passata:

Nei pressi del Monte Resegone c’è un Passo, ben conosciuto dagli abitanti lecchesi e poco noto ai più, dal nome “La Passata”.
Benché il toponimo sembri banale e di certo non evochi nell'immaginario un passato degno di nota, questo luogo rappresenta il prefetto esempio di come anche la più anonima delle località possa celare un interessante passato.

Questo valico, infatti, che unisce Brumano a Lecco, attraverso il Pass del Fò, è da sempre un importante luogo di passaggio.
A partire dalla metà del novecento, molti abitanti di Brumano si recavano a lavorare nelle fabbriche di Acquate e di Lecco: gli uomini nelle industrie metallurgiche, le donne nelle filande (stabilimenti di filatura della seta e cotone).
Ogni lunedì mattina, questa “sperduta” località montana si ravvivava con il passaggio dei lavoratori che, in circa tre ora di marcia, raggiungevano il proprio luogo di lavoro.

La vita era molto dura rispetto ai canoni odierni: il ritorno, che non poteva essere effettuato dopo un’estenuante giornata, era programmata per il sabato successivo, costringendo i lavoratori ad una lunga assenza e concedendo loro un solo giorno alla settimana assieme alla propria famiglia.

La Passata, inoltre, possiede un’inaspettata valenza storica: per oltre tre secoli, dalla “Pace di Lodi” del 1454 fino al 1796 la Lombardia fu divisa tra Ducato di Milano e Repubblica di Venezia.
Il confine passava dalla “Chiusa Viscontea” di Lecco, sul Lago di Garlate e seguiva il crinale del Magnodeno, per poi tagliare la Val d’Erve e raggiungere la Corna Camozzera e il valico La Passata.

Questa linea di confine è ancora oggi ben distinguibile grazie alla presenza di una serie di cippi, circa 247, collocati nel XVIII° secolo sul terreno.
Ne è un esempio quello presente in prossimità del Valico La Passata.