Scopriamo il Territorio


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- Passo della Gava


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- Passo della Gava:

In passato la zona della Gava e del Faiallo era percorsa dalle cosiddette “vie del sale”, che partivano da Arenzano e da Voltri e si spingevano nell’Oltregiogo, territorio a cavallo tra Liguria e Piemonte, oltre il passo dei Giovi.
Già in epoca romana e pre-romana, sulla costa ligure veniva sbarcato il sale proveniente da Sardegna, Corsica e Spagna: da qui veniva trasportato (a spalle o su carri) verso i paesi dell’entroterra, per essere scambiato con formaggio, latte, carne e farina.

L’appennino ligure è sempre stato la naturale linea di demarcazione tra le località costiere e quelle interne: superare questa barriera percorrendo le “vie del sale” significava raggiungere i pochi valichi naturali affrontando non solo le difficoltà rappresentate da sentieri impervi e animali selvatici, ma anche il rischio di incontrare banditi che taglieggiavano, e spesso uccidevano, mulattieri e mercanti.

In seguito, a partire dal 1800, questi percorsi divennero “vie del legno”: venivano infatti utilizzati per il trasporto del legname dai boschi dell’alta val d’Orba ai cantieri navali di Arenzano e Voltri, come testimoniano le pietre levigate dal passaggio delle “lese”, le slitte sui cui venivano caricati i tronchi.

Queste pietre sono ancora oggi visibili grazie agli escursionisti che percorrono i sentieri e ne impediscono la chiusura da parte della vegetazione.
Bisogna, infatti, ricordare che molti degli attuali itinerari escursionistici ricalcano i tracciati di queste antiche strade di comunicazione, come succede per i due principali sentieri che attraversano il passo della Gava: quello che da Arenzano porta al passo del Faiallo.

Quest’ultimo transita presso il riparo ex Dazio, una piccola costruzione che risale al primo Novecento: la casetta ospitava il “daziere” che aveva il compito di controllare il trasporto delle merci lungo i sentieri e di riscuotere il “dazio”.